giovedì 20 settembre 2012

Contestazione a Caselli alla festa di SEL

Giovedì 20 settembre un gruppo di compagni del Colettivo comunista piemontese, alla festa di SEL, ha intentato una contestazione contro il Procuratore Giancarlo Caselli ospite della festa per parlare di temi legati alla mafia.
Alla festa di Sinistra ecologia e libertà (sic.) erano presenti si e no una cinquantina di persone, mentre tra polizia e carabinieri erano sicuramente un centinaio.
Siamo entrati "normarmente" (seguiti a vista da una decina di Digos ) ed abbiamo atteso il Procuratore della Repubblica girando per la festa. Il capoccia di SEL , un certo infido di nome Curto, accompagnato da altri suoi giannizzeri, ci ha subito contattato chiedendoci quali fossero le nostere intenzioni perchè (diceva lui) preoccupato che non si dicesse in giro che alla loro festa siano stati sbattuti fuori dei compagni. Chiaramente un approccio molto ambiguo e tendenzioso al quale abbiamo risposto dicendo che non si sarebbero dovuti preoccupare sempre a patto che ci avessero lasciato fare un intervento domandando a Caselli il motivo per cui da un alto combatterebbe la mafia e dell'altro indagando, inquisendo ed arrestando i NO TAV, non farebbe altro che sostenere una enorme speculazione spalleggiando, anzi riproponendo la total militarizzazione della valle di Susa tenendo così in ostaggio un intera popolazione.
Il "federale" di SEL di Torino, si è poi accordato con la DIGOS per fare in modo che ci tenessero distanti dal palco in cui si svolgeva il dibattito. Altro che sinistra, altro che elogia e libertà! Questi signori sono peggio degli sbirri perchè gli sbirri lo fanno per lavoro mentre SEL lo fa per estrema predisposizione insita nel loro schifosissimo partitello. Alla compagna che era nel gruppo è stato chiesto di apire la borsa e chiaramente, a seguito del suo fermo rifiuto, gli sbirri hanno desistito, sempre mantenendoci a discreta distanza dal palco. Allora i compagni hano iniziato a gridare dicendo che erano stati sequestrati dalla polizia in accordo con i dirigenti di SEL e che Caselli avrebbe dovuto parlare realmente di Mafia e prendere delle posizioni drastichce contro di essa opponendosi alla TAV e alla conseguente militarizzazione della valle. Gl sbirri ci hanno scortato fuori dalla festa ed eravamo stretti tra  un gruppo di carabinieri e poliziotti.
Uscti dalla festa abbiamo appeso un piccolo striscione (che avremmo dovuto esporre durante il dibattito con Caselli e del quale pubblichiamo le foto) al ponte nei pressi della festa.
Altro che Sinistra Ecologia e Liberta'! Si tratta di una banda di dirigenti sbirri come nemmeno mai visto nel PCI di Berlinguer o nella CGIL. Almeno, all'epoca, ci pensava direttamente il servizio d'ordine del partito o del sindacato; oggi, invece, il connubbio tra militanti di quel partito e polizia è esplicito e senza vergogna.


Al dirigente Curto vogliamo solamente dire chce oramai è ora di gettare la maschera! non saremmo più disposti a sopportarlo, ne in piazza e nemmeno in comune dove egli svolge lo schifoso e viscido lavoro del politicante di turno. Odiamo i poliziotti ma tanto più odiamo le spie e i colaborazionisti!

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