martedì 18 ottobre 2011

comunicato post 15 ottobre

Il 15 ottobre centinaia di migliaia di persone hanno invaso Roma per non pagare la crisi e il debito che l’oligarchia finanziaria e il suo Stato riversano sulle spalle dei lavoratori, dei giovani, delle donne, dei pensionati, uniti nella lotta contro la disoccupazione, la precarietà, le privatizzazioni, la guerra, la corruzione e la mafia. Di fronte a questa grande mobilitazione il governo Fascista di Berlusconi tramite il suo servo ,il leghista Maroni, ha scatenato i suoi cani da guardia in assetto antisommossa in un attacco alla manifestazione pianificato già precedentemente a tavolino. Il risultato è stato il divieto di accedere al centro storico dove vi sono i Palazzi del potere e nel medesimo istante la manifestazione veniva attaccata addirittura spezzando il corteo in due parti. Migliaia di giovani , di disoccupati, studenti, lavoratori di ogni ceto sociale e credo politico, hanno resistito e contrastato per ore la violenza sbirresca restando in piazza difendendosi ma nello stesso tempo esprimendo la loro, nostra, protesta e rabbia. Usando i blindati a tutta velocità contro le persone rischiando il morto da tempo paventato dal servo Maroni, le forze del disordine sono riuscite nei loro intento politico cioè occultare le ragioni della giornata di mobilitazione, criminalizzare l’opposizione sociale, attaccare la libertà di manifestazione, causando tra l’altro centinaia di feriti e perpetrando decine di arresti . Oggi sono anche iniziate le repressioni in ogni città italiana con perquisizioni e arresti di coloro che hanno combattuto e difeso le libertà democratiche della popolazione, libertà che questo governo antipopolare attacca frontalmente. Ma ha fatto male i suoi conti perché la piazza del 15 ottobre ha segnato il suo definitivo fallimento e dato il preavviso a qualsiasi altra compagine borghese che volesse continuare con la stessa politica al servizio esclusivo dei monopoli capitalisti, della BCE, della UE, della NATO. Il Collettivo Comunista Piemontese, per queste ragioni, si schiera con tutti coloro che hanno dato un senso vero e reale alla giornata di sabato e nello stesso tempo si schiera apertamente contro tutti quei pacifisti istituzionali e organizzazioni disobbedienti che pretendevano solo di fare una passeggiata per le vie della città al fine di ascoltare i loro comizi finali ed i tradizionali concerti, in sintonia con ciò che voleva l’opposizione parlamentare facente parte anch’essa della Casta ,del potere finanziario ed industriale che ha come obiettivo solo il favorire il ricambio del governo Berlusconi sputtanato a livello nazionale ed internazionale con uno più serio fatto dai padroni. Certo avremmo voluto anche noi marciare su Palazzo Chigi ed il Parlamento, avremmo voluto e preferito uno sviluppo della battaglia come il 3 luglio insieme al movimento NO TAV ma purtroppo se questo non è avvenuto non è per colpa di chi ha sostenuto questa battaglia riportando anche feriti, arresti ,una vile ed odiosa campagna fascista di criminalizzazione mediatica ma per colpa di chi non ha svolto la sua parte e in questi giorni fa vedere a tutti da che parte della barricata sta, appoggiando, chiedendo ed in alcuni casi anche aiutando la repressione contro questo fronte unito di ribelli. Ora grazie anche a questi “signori” la borghesia scatena la repressione chiedendo leggi speciali, vuole vietare cortei, applicare di nuovo la legge Reale e soprattutto vuole distorcere l’attenzione delle masse dalla crisi, dal fallimento del governo Berlusconi che insieme ai suoi servi Bossi ,Romano, Scilipoti ed al questurino Di Pietro vuole salvarsi dal discredito e dalla crisi di legittimità buttando tutto sullo stato di polizia. Difendersi dalla repressione vuol dire unire alla denuncia e alle ragioni dei ribelli, di cui siamo e ci sentiamo parte, la lotta democratica ed antifascista alle leggi speciali portando avanti l’offensiva delle lotte sociali. La forza di argomenti da sempre dei comunisti e dei rivoluzionari: cos’è una vetrina rotta di una banca rispetto alla rapina permanente che il sistema bancario e finanziario rappresenta in questi anni di crisi ai danni del cittadino? Perché dovrebbero andare in galera solo coloro che si ribellano e non i corrotti, i mafiosi, chi deruba il popolo e soprattutto coloro che hanno usato le armi vere e proprie contro dei semplici cittadini? Per fronteggiare tutto questo, per abbattere questo sistema di cose serve una lotta d’avanguardia e di massa, serve un fronte unito rivoluzionario, un fronte proletario che serva per sostenere ed essere ribelli coscienti , organizzati non per riproporre vecchie strade che riportano ai miserabili di Roma come Bernocchi, Casarini. Il CCP si schiera coi ribelli e dà massima solidarietà ai compagni arrestati, contro la repressione e lo stato di polizia, ricordando a tutti che la repressione non spegne ma alimenta la ribellione e che le rivoluzioni non sono mai dei pranzi di gala!!!!