giovedì 31 maggio 2012

RISPOSTA DA PARTE DEL COLLETTIVO COMUNISTA PIEMONTESE AL PROFESSOR ZUCCHETTI


LETTERA APERTA DEL PROFESSOR ZUCCHETTI AI COMPAGNI DEL CCP

Compagni,

in relazione al vostro Comunicato relativo ai miei insulti a Barbara Ferrante, volevo comunicarvi quanto segue:

- Condivido il contenuto del vostro Comunicato, che apprezzo per la relativa moderazione dimostrata pur a fronte delle offese ricevute da Barbara Ferrante. Io, fossi stato in voi, probabilmente avrei scritto cose più forti

- Ho già inviato le mie scuse a Barbara provatamente, mediante uno di voi compagni, ed il tenore era il seguente: ***************

Ho appena scritto una mail di scuse a Barbara Ferrante. Le ho scritto qualche giorno fa cose inqualificabili, ero preso da una furia ingiustificata per aver ricevuto accuse di essere un fascista. Ripeto, ingiustificata, dovuta alla mia incredibile avversione contro quella parola. Non credo se ne potrà parlare di persona, dopo quanto ho detto, ma più che scusarmi non posso fare. La mia reazione era ingiustificata, ripeto, ho usato parole sessiste in preda ad un attacco di pressione alta che mi ha fatto perdere il lume degli occhi. Mi scuso ancora con Barbara Ferrante.

Mi vergogno profondamente per quello che ho detto, che ripeto era soltanto detto in preda all'ira. Il problema è a monte: mio nonno era fascista negli anni venti, ed io a undici anni - questo non lo sa nessuno - gli dissi parole durissime. Un mese dopo lui era morto. Da allora, non so grazie a quale meccanismo, sentirmi dare del fascista letteralmente è una cosa che mi fa andare fuori controllo. Non pretendo nulla da Barbara Ferrante. PER ME quello che ha detto lei era gravissimo, ma a causa del mio modo di sentire. Quanto ho detto io era più grave. Barbara Ferrante non poteva sapere la mia storia pregressa. Mi ha detto una cosa grave, ma non poteva saperlo. Io credo che non mi debba scuse, se non far sapere tramite qualcuno che recepisce le mie, e tanto basta. Sono stato davvero inqualificabile. A questo aggiungo una breve autocritica e analisi politica.

- Le divergenze con Barbara Ferrante originano da accuse rivoltemi dopo un articolo comparso sulla Stampa a febbraio. In questo articolo l'articolista estrapolava, in mezzo a molte cose secondo me assolutamente NOTAV, la mia opinione riguardo il fatto che contestare Caselli in modo da non farlo parlare era un errore, in quanto lo metteva nel ruolo della povera vittima. Chiesi una rettifica al giornalista perché il titolo era fuorviante, ma invano. - Molti compagni mi hanno criticato per questo, io ho discusso e recepito le critiche, e risposto coi fatti esponendomi in ogni modo possibile a favore degli arrestati e criticando Caselli in maniera assai pesante in tutte le possibili occasioni. Credo che il mio impegno NOTAV e come comunista all'interno del NOTAV sia noto e spero non venga messo in discussione. - Barbara Ferrante mi ha accusato di essere fascista. Ripeto non pretendo scuse da lei ora, in quanto se le sue affermazioni erano secondo me esagerate allora, a posteriori il mio comportamento recente con quella mail privata è stato per l’appunto fascista, sessista, squadrista, machista. Quindi ex-post accetto la critica, anche se ora la rigetto in quanto quel comportamento non mi appartiene e non si ripeterà. - Riconosco pertanto di avere agito in maniera tale da giustificare appieno la vostra reazione, e questo messaggio vuole essere, al di là delle scuse personali alla compagna che ho già espresso (pur non osando rivolgerle a lei direttamente neppure per email dopo quanto successo) un messaggio di scuse al CCP a livello politico e di intero movimento. Non pretendo ricuciture con voi, ma da comunista so quando è necessario e doveroso riconoscere i propri errori, anche gravi, e ammetterlo. Vi autorizzo a fare anche uso pubblico di questa lettera, purché integralmente. Sono disponibile anche ad ulteriori chiarimenti.

Un saluto a pugno chiuso Massimo Zucchetti


RISPOSTA DEI COMPAGNI DEL COLLETTIVO COMUNISTA PIEMONTESE AL PROFESSOR ZUCCHETTI

Il Collettivo Comunista Piemontese, dopo aver preso visione del tentativo di giustificare, con un messaggio email che riporta motivazioni ridicole, le aggressioni verbali e le minacce ai danni di una compagna, in stile fascista, maschilista e squadrista del Professor Zucchetti, denuncia con fermezza l’atteggiamento e la condotta di questa persona e rimanda al mittente tali scuseconsiderandole un misero tentativo per cercare di mettere a tacere questi gravi fatti.
Non intendiamo sorvolare o nascondere tali comportamenti perché intendiamo tutelare la compagna colpita e tutto il movimento.
La nostra denuncia non vuol essere il motivo di una spaccatura all'interno del Movimento No Tav ma come Comunisti abbiamo l'obbligo di denunciare e far si che certe azioni e certi soggetti vengano allontanati definitivamente, e che quando le masse popolari si mobilitano lo facciano con a fianco persone coerenti nei fatti e nelle parole, in questo caso l'incoerenza del Professor Zucchetti, che si definisce un comunista, diventa un’offesa per quanti si dicono comunisti.
Inoltre rimaniamo perplessi sul fatto che un movimento che quotidianamente lotta contro la mafia, il fascismo e lo squadrismo della polizia non si schieri o peggio giustifichi tali comportamenti e quindi  vi chiediamo: se un poliziotto o un agente Digos si fosse comportato in tal modo il movimento come avrebbe reagito?
Riguardo al problema che l’onorevole Esposito che per suoi motivi cerca di cavalcare il fatto accaduto, chiedendo mezzo stampa indagini sul Professor Zucchetti, noi, Collettivo Comunista Piemontese, respingiamo ogni forma di solidarietà di questo politicante e non intendiamo prestarci ad alcuna strumentalizzazione.
Chiediamo e facciamo appello alla solidarietà del movimento verso la compagna vittima di questo attacco, che ribadiamo è un attacco al movimento e a tutte le donne proletarie.

Collettivo Comunista Piemontese

mercoledì 30 maggio 2012

CHI COLPISCE UNA COMPAGNA, COLPISCE TUTTI I COMUNISTI

IL COLLETTIVO COMUNISTA PIEMONTESE RIBADISCE LA SUA POSIZIONE APPARTENENTE ALL'AREA COMUNISTA E NON ACCETTA IN NESSUNA SITUAZIONE CHE SI COLPISCA SIA A PAROLE CHE A FATTI UNA COMPONENTE DEL SUDDETTO COLLETTIVO
QUESTE SONO LE MINACCE, LE PAROLE, LE OFFESE RIFERITE ALLA NOSTRA COMPAGNA:

PRONTI A DARE SPIEGAZIONI SULL'ANTEFATTO RIBADIAMO QUANTO SEGUE:
NON TOLLERIAMO IN NESSUN CASO CHE SI USI VIOLENZA VERBALE DI STILE MASCHILISTA, FASCISTA, SQUADRISTA, NEI CONFRONTI DI NESSUNA COMPAGNA.
COLLETTIVO COMUNISTA PIEMONTESE

domenica 27 maggio 2012

Ancora una volta la borghesia fascista tramite i suoi servi calpesta chi lotta per i propri compagni. Questo il verbale rilasciato dai civic contro il Ccp

giovedì 24 maggio 2012

FESTA DELLA LEGALITA'.... QUALE LEGALITA'??



Come al solito lo Stato Borghese e Fascista che monopolizza la violenza, ha usato i servi del Capitale (questa volta Polizia Municipale)  mostrando i denti contro le iniziative del Proletariato in lotta.
Ieri sera al concerto di Battiato, per la Legalità e in solidarietà a Melissa la ragazza uccisa dall'esplosione di una bomba nella scuola di Brindisi, mentre noi del Ccp stavamo finendo di montare il banchetto (unico banchetto presente) Benefit per gli arrestati No Tav, 3 agenti  della Polizia Municipale  ci intimavano di sgomberare immediatamente altrimenti avrebbero fatto un verbale con sequestro del materiale.
Ci siamo subito attivati chiamando Radio Black Aut, ( l'unica voce libera della città) la quale ha informato tempestivamente dalle sue frequenze quello che stava accadendo.
Nel mentre sono arrivate altre due volanti dei vigili urbani e successivamente in nostro supporto sono accorsi altri Compagni.
Dopo una lunga resistenza, i servi dello stato hanno deciso di fare solo il verbale, una  multa senza importo e di non sequestrare il materiale per motivi di ordine pubblico.
Resisteremo contro ogni forma di repressione.
Potere a chi lavora
Ora e sempre Resistenza.
Collettivo Comunista Piemontese

giovedì 17 maggio 2012

LIBERTA' PER TUTTI I NO TAV



Giorgio e Luca finalmente liberi, alleviate le restrizioni ora sono agli arresti domiciliari presso la loro residenza.

mercoledì 16 maggio 2012


Il Collettivo Comunista Piemontese esprime  tutta la sua solidarietà ai Compagni del Centro Sociale Cartella di Gallicco (Reggio Calabria) ed esprime tutto il suo disprezzo per i vili fascisti che questa notte hanno  incendiato    questo spazio autogestito dove da anni i Compagni sono impegnati nelle varie lotte sociali come la lotta contro il Ponte sullo stretto di Messina e contro gli inceneritori.
Siamo sicuri che i compagni non si faranno intimidire da questi atti  e continueranno a portare avanti il loro impegno nelle lotte.
Ora e sempre Resistenza
Fuori i fascisti dalle citta’.
Collettivo Comunista Piemontese

venerdì 11 maggio 2012

Ecco chi sono i Compagni del Collettivo Comunista Piemontese


COLLETTIVO COMUNISTA PIEMONTESE

Come sapete, Torino è allo stesso tempo una realtà che ha giocato un ruolo di primo piano nello scontro di classe nel nostro Paese e dove si è anche scatenata la controffensiva padronale che fin dal ‘73 ha attaccato con una serie di ristrutturazioni dal significato politico, il centro della forza operaia del tempo, cioè le linee della Fiat Mirafiori.
Il Collettivo Comunista Piemontese si dispiega in un contesto territoriale, quello piemontese e torinese in particolare, dove, da almeno quattro anni, cioè dagli inizi di questa devastante crisi del capitalismo padronale ai danni della classe operaia e a tutti i settori del proletariato è impegnato politicamente nella difesa dei lavoratori appoggiando la loro lotta contro il più distruttivo attacco al CCNL, a quella norma di civiltà che è l’articolo 18; a Mirafiori l’intervento del CCP è stato certamente più costante per cercare di colmare l’assenza sul territorio piemontese di una soggettività che riesca a coagulare una reale opposizione di classe.
Inoltre diamo la nostra solidarietà agli immigrati, il segmento proletario che, più degli altri, da sempre subisce drammaticamente la crisi e lo sfruttamento e che oggi costituisce un fattore determinante per un risveglio delle coscienze. L’esempio che ci arriva dalla lotta in atto nella logistica, dove la massa lavoratrice è quasi al 100% immigrata è un modello a cui riferirsi e riprodurre poiché esprime quanto oggi la lotta di classe mette in campo.
In questo settore siamo in presenza del reale scontro tra operai e padroni ed è qui che si sostanzia il fine ultimo del capitale, ovvero la soluzione del conflitto. Appoggiando dall’esterno con diversi metodi la lotta per la dignità dei reclusi nei lager di stato, i CIE, struttura presente anche nel contesto urbano torinese, il nostro compito, se vogliamo porci in un’ottica di avanguardia, è divaricare ulteriormente queste contraddizioni, portando al nostro interno l’esempio di queste lotte. Senza entrare nei particolari di una lotta che è ormai diventata mobilitazione internazionale e le cui motivazioni sono note a tutti, il CCP è da sempre al fianco del movimento NO TAV, contro la militarizzazione della Valle di Susa, contro un’opera inutile, costosa e dannosa per l’ambiente. A differenza di qualche anno fa, nel 2005,quando fu respinto dai valligiani, lo Stato, mostratosi nel suo aspetto più vile, violento, fascista e mafioso, sta avendo ragione sul popolo della nostra valle grazie anche ad una capillare repressione come dimostra l’impiego di chilometri di filo spinato(importato da Israele che lo usa nei lager dei territori occupati della Palestina) collocati a protezione di quello che definiscono il cantiere ma che in realtà è solo il fortino delle forze del disordine.
Un ultimo accenno va fatto ad un altro settore la cui lotta è sostenuta da diversi organismi politico-sindacali torinesi tra cui il Collettivo:la mobilitazione degli operatori sociali, educatrici di nidi e materne e degli utenti disabili, contro i tagli ai servizi sociali del Comune di Torino voluti dagli amministratori locali Fassino, Saitta e Cota ma ordinati direttamente da questo Governo dittatoriale.
Opporsi a questo stato di cose, oggi, significa opporsi alla dittatura del governo Monti appoggiato dai partiti politici riformisti che hanno votato le peggiori misure antiproletarie sulle pensioni e sul lavoro.
Il nostro lavoro è quello di volere ricostruire un vero partito comunista rivoluzionario per permettere alla classe operaia di licenziare definitivamente  questo governo fallito come è fallito il capitalismo, ormai entrato in una fase di crisi strutturale senza ritorno.
Noi chiamiamo all’appello tutti gli elementi del proletariato, affinché si compiano i passi necessari alla ricerca dell’unità e alla ricostruzione della direzione delle masse sfruttate, per  convogliarsi e unire le forze per il definitivo assalto al cielo.



REPRESSIONE FASCISTA





10 MAGGIO 2012 ARESE (MI)
ENNESIMO ATTO REPRESSIVO IN PERFETTO STILE FASCISTA


lunedì 7 maggio 2012

Prevista Sentenza primo grado per lo sgombero dell'ostile

Domani martedì 8 MAGGIO 2012 alle ore 830 è prevista la sentenza di primo grado per i compagni resistenti presenti il 10 dicembre 2009 allo sgombero dell'ostile. Il Collettivo Comunista Piemontese sarà presente davanti al Pala Ingiustizia affianco al Compagno Luigi e a tutti gli altri Compagni imputati. La lotta non si arresta. Collettivo Comunista Piemontese