Ancora una volta, come per la ex Yugoslavia, l’Iraq e l’Afghanistan, gli imperialisti hanno scatenato una “guerra umanitaria” che, come tutte le altre, è fatta di attacchi militari tesi a sconfiggere gli “ultimi fuochi di resistenza” all’operazione guidata per abbattere Gheddafi, dividere la Libia in due e spartirsi le sue risorse e i suoi territori senza più dovere fare i conti con il colonnello che in passato ha dato tanto filo da torcere agli imperialisti.
Dopo avere fomentato la rivolta dei cirenaici nostalgici di re Idris, armato le loro compagini e avere scatenato una campagna mediatica carica di falsità costruite ad arte, gli imperialisti occidentali hanno dato il via all’ultimo atto della loro operazione di destabilizzazione e conquista dello stato sovrano libico. Le stesse operazioni che hanno messo in atto per la ex Jugoslavia, per lIraq e l’Afghanistan. Questa volta, però, gli imperialisti occidentali hanno avuto buon gioco nel tenere a bada l’opinione pubblica facendo cadere nel tranello mediatico anche settori della politica che più di altri, in occasione delle precedenti campagne di conquista imperialiste e neo coloniali, hanno saputo opporsi con fermezza e prendere posizioni ben precise da subito, contro gli imperialisti.
Anche se Gheddafi, da tempo, aveva ( sotto embargo e iscritto nelle liste terroristiche formulate dagli USA e dalla UE) in qualche misura accettato compromessi con l’occidente, oggi egli sta combattendo contro gli imperialisti e riteniamo necessario che la sua guerra contro di essi venga sostenuta prendendo posizioni nette a favore della Libia in qualità di Stato sovrano aggredito dagli imperialisti.
La formula dell’equidistanza non ha mai prodotto alcunché di positivo, sia in termini di orientamento delle masse popolari, sia in termini di unione e unità di intenti tra le forze antimperialiste che si oppongono alle aggressioni, alle rapine e alle malefatte delle rispettive borghesie occidentali nei confronti dei paesi e dei popoli oppressi. Come per la ex Yugoslavia, l’Iraq, l’Afghanistan ma anche per la Palestina, i comunisti devono schierarsi apertamente con le popolazioni sotto attacco sostenendo, con la propaganda, le mobilitazioni e qualsiasi altro mezzo a nostra disposizione, chi combatte gli imperialisti aggressori, al di la delle differenze, politiche o religiose che ci dividono o che non approviamo. Il nemico è uno soltanto ed è la borghesia imperialista, in qualsiasi posto essa si trovi ad operare e a mettere in atto le sue sporche manovre di rapina e di sfruttamento.
SOSTENIAMO LA RESISTENZA LIBICA CONTRO GLI ATTACCHI IMPERIALISTI USA E UE! SHIERAMOCI APERTAMENTE DALLA PARTE DI CHI COMBATTE GLI AGGRESSORI! LA RESISTENZA DI GHEDDAFI AGLI ATTACCHI DELLA BORGHESIA IMPERIALISTA INDEBOLISCE IL NOSTRO NEMICO COMUNE!
CCP (Collettivo Comunista Piemontese) via Saluzzo 13 Torino.
colcompiemonte@yahoo.it www.collcompiemonte.blogspot.com
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