Mentre sui quotidiani appare la notizia che i sindacati confederali hanno chiesto un incontro agli Enti locali per fare il punto sulla ricollocazione dei trenta lavoratori della Thyssenkrupp per i quali scade a fine anno la cig in deroga, l'udienza (che si è aperta alle ore 9:50 in un'aula semi deserta, dove brillava per la sua totale assenza la stampa borghese e reazionaria oltre che quella ormai solita dei sindacati e dei partiti della così detta sinistra) si incentrava sull'ottava parte della requisitoria del PM, questa volta affidata alla voce della sostituta Francesca Traverso.
Dopo che nella scorsa seduta si erano prese in considerazione le posizioni dei tre “executive members of the board'” (membri di una specie di CDA clandestino mai ufficializzato ne reso pubblico) venivano sviluppate le stesse tematiche riguardo gli altri tre imputati dei reati di 'incendio colposo' e 'omicidio con colpa cosciente': il direttore dello stabilimento di Terni, ingegner Moroni; il direttore dello stabilimento di Torino, Raffaele Salerno; di Torino, Cosimo Cafueri (RSPP Responsabile Servizio prevenzione e protezione)
Anche in questo caso emergeva chiaramente (dall'analisi dei testi della corrispondenza intrattenuta tra loro dai vari imputati, e dalla lettura di parte delle trascrizioni delle testimonianze rese nel corso di questo procedimento) il criminale comportamento degli stessi, che nulla hanno fatto in materia di misure antincendio, posticipando gli interventi necessari ad un momento successivo al trasferimento degli impianti da Torino a Terni.
Intanto si allarga la dimensione del procedimento connesso con questo perchè nel corso dell'udienza, la PM Traverso chiede che gli atti riguardanti il capo del personale di Terni e Torino, il dottor Ferrucci , vengano trasferiti per procedere contro di lui in merito al reato di 'falsa testimonianza. Insomma, i nodi stanno venendo al pettine e dalle requisitorie dei PM, sino ad oggi enunciate in aula, il quadro della situazione generale e particolare viene esposto in maniera inequivocabile: i membri del CDA ufficiale e quelli del CDA fantasma, sono tutti responsabili diretti della strage dei sette operai della Thyssen ! I tentativi di copertura, i favoreggiamenti e le connivenze che riguardano anche pezzi delle Istituzioni come nel caso dei dirigenti della ASL 1, sono stati ampiamente smascherati e sono state rese inefficaci le tattiche ostruzionistiche e mistificatorie del gruppo di avvocati mercenari che difendono i padroni senza porsi coscientemente alcuno scrupolo di fronte a tanta arroganza e allo schifoso cinismo dei dirigenti in questione.
Questo sistema basato sullo sfruttamento e la ricerca del profitto di un pugno di parassiti che influenzano la politica, le Istituzioni e la società, utilizzando la forza del loro denaro e il servilismo di politici, sindacalisti, ispettori del lavoro, operai abbruttiti e avvocati (questi ultimi avvezzi soltanto a difendere le cause dei padroni come quelle che riguardano la FIAT. La Juventus e il gruppo finanziario facente capo a Grande Stivens, Gabetti e altri parassiti di questo stampo) non sta in piedi perché le contraddizioni sociali e politiche che sviluppa, stanno scoppiando in tutti i settori. Questo sistema deve essere abbattuto prima che massacri altri proletari! Deve essere abbattuto e sostituito con il socialismo, unico altro sistema possibile!
lunedì 29 novembre 2010
sabato 27 novembre 2010
COMMEMORAZIONE DI LATIFA SDAIRI
Latifa aveva 18 anni ed era immigrata dal Marocco in cerca di un futuro migliore. A causa di un rastrellamento anti immigrati Latifa fu costretta a scappare e a salire sul tetto del palazzo in cui viveva inseguita dai vigili urbani che non hanno mollato la presa costringendo la giovane marocchina ad avventurarsi tra gli abbaini sino a scivolare e a cadere dal tetto trovando la morte sul selciato.
E' certo una delle tanti morti di questa guerra di sterminio che la borghesia scatena contro le masse popolari e in particolare quelle più povere e ricattabili subiscono le peggiori angherie di questo Stato razzista e repressivo.
La commemorazione di Latifa, alla quale è stato dedicato il centro di documentazione di via Saluzzo 13 anche sede del CCP, è un atto simbolico ma importante in un quartiere dove i problemi dei residenti italiani si incontrano e si scontrano con i problemi degli immigrati poveri. E' necessario chce i bisogni e le istanze delle masse popolari italiane e immigrate si incontrino e si fondano in un unica lotta contro questo sistema assassino!
E' certo una delle tanti morti di questa guerra di sterminio che la borghesia scatena contro le masse popolari e in particolare quelle più povere e ricattabili subiscono le peggiori angherie di questo Stato razzista e repressivo.
La commemorazione di Latifa, alla quale è stato dedicato il centro di documentazione di via Saluzzo 13 anche sede del CCP, è un atto simbolico ma importante in un quartiere dove i problemi dei residenti italiani si incontrano e si scontrano con i problemi degli immigrati poveri. E' necessario chce i bisogni e le istanze delle masse popolari italiane e immigrate si incontrino e si fondano in un unica lotta contro questo sistema assassino!
giovedì 18 novembre 2010
sabato 13 novembre 2010
lunedì 8 novembre 2010
lunedì 1 novembre 2010
GLI SBIRRI AMICI DEI FASCISTI PERQUISISCONO L'ABITAZIONE DEL COMPAGNO vALTER
GLI SBIRRI AMICI DEI FASCISTI PERQUISISCONO LA CASA DEL COMPAGNO vALTER
pubblicata da Colcompiemonte Colcom il giorno martedì 26 ottobre 2010 alle ore 10.02
Alle 7,30 di martedì 26 ottobre 8 poliziotti ( 2 della polizia postale, 4 Digos e altri 2 sbirri in divisa) si presentano presso la casa del compagno Valter Ferrarato per effettuare una perquisizione sulla base di un mandato firmato dal sostituto procuratore Sandro Ausiello che rendeva nota l’accusa di minacce e istigazione a delinquere e l’indagine aperta nei confronti del compagno Valter. Il decreto di perquisizione citava testualmente: “ Rilevato che alla luce dell’annotazione in atti, vi sono fondati motivi per ritenere che il FERRARATO sia l’autore dell’inserimento in rete di una fotografia di un soggetto definito come “Questo è un merdoso fascista de La Destra di Torino. Se lo vedete per strada potete picchiarlo a sangue” Nel che si ravvisano ragionevolmente i reati di cui in epigrafe”.
La perquisizione è durata un paio d’ore e dopo avere ribaltato completamente l’appartamento, visionato sul posto due hard Disk, gli sbirri se ne sono andati sequestrando il PC del compagno, una serie di penne USB e alcuni Cd Rom. Inoltre gli sbirri, al di la del materiale che secondo loro poteva essere inerente all’accusa rivolta al compagno, hanno sequestrato articoli di giornale e altro materiale che riguardavano le scritte contro i militari italiani in Afghanistan e a favore della resistenza effettuate tempo fa da ignoti sui muri della sede del “giornale” Torino Cronaca.
Crediamo che la questione della pubblicazione della fotografia di un fascista di merda sia stato soltanto un pretesto per poter effettuare controlli specifici su computer del nostro compagno e per sabotare, in una certa misura, il lavoro che il CCP svolge sul territorio torinese, la propaganda e l’agitazione contro i responsabili della crisi e il loro sporco sistema, il sostegno attivo alle lotte operaie e la lotta diretta al fascismo e al razzismo. Un interesse specifico e diretto che i cani da guardia del padronato rivolgono contro tutti i singoli compagni, le associazioni e gli organismi che ogni giorno combattono e lottano contro il sistema, il fascismo e la repressione.
Siamo dunque solidali con il compagno Valter ma anche con chi avesse pubblicato in rete la fotografia di un fascista perché crediamo che la pubblica denuncia delle generalità e dei volti dei fascisti rappresenti comunque uno strumento dell’antifascismo militante.
SOLIDARIETA’ AL COMPAGNO VALTER E A TUTTI I COMPAGNI COLPITI DALLA REPRESSIONE!
GUERRA AI PADRONI E AI LORO SERVI IN DIVISA O IN DOPPIO PETTO. W L’ANTIFASCISMO MILITANTE!
pubblicata da Colcompiemonte Colcom il giorno martedì 26 ottobre 2010 alle ore 10.02
Alle 7,30 di martedì 26 ottobre 8 poliziotti ( 2 della polizia postale, 4 Digos e altri 2 sbirri in divisa) si presentano presso la casa del compagno Valter Ferrarato per effettuare una perquisizione sulla base di un mandato firmato dal sostituto procuratore Sandro Ausiello che rendeva nota l’accusa di minacce e istigazione a delinquere e l’indagine aperta nei confronti del compagno Valter. Il decreto di perquisizione citava testualmente: “ Rilevato che alla luce dell’annotazione in atti, vi sono fondati motivi per ritenere che il FERRARATO sia l’autore dell’inserimento in rete di una fotografia di un soggetto definito come “Questo è un merdoso fascista de La Destra di Torino. Se lo vedete per strada potete picchiarlo a sangue” Nel che si ravvisano ragionevolmente i reati di cui in epigrafe”.
La perquisizione è durata un paio d’ore e dopo avere ribaltato completamente l’appartamento, visionato sul posto due hard Disk, gli sbirri se ne sono andati sequestrando il PC del compagno, una serie di penne USB e alcuni Cd Rom. Inoltre gli sbirri, al di la del materiale che secondo loro poteva essere inerente all’accusa rivolta al compagno, hanno sequestrato articoli di giornale e altro materiale che riguardavano le scritte contro i militari italiani in Afghanistan e a favore della resistenza effettuate tempo fa da ignoti sui muri della sede del “giornale” Torino Cronaca.
Crediamo che la questione della pubblicazione della fotografia di un fascista di merda sia stato soltanto un pretesto per poter effettuare controlli specifici su computer del nostro compagno e per sabotare, in una certa misura, il lavoro che il CCP svolge sul territorio torinese, la propaganda e l’agitazione contro i responsabili della crisi e il loro sporco sistema, il sostegno attivo alle lotte operaie e la lotta diretta al fascismo e al razzismo. Un interesse specifico e diretto che i cani da guardia del padronato rivolgono contro tutti i singoli compagni, le associazioni e gli organismi che ogni giorno combattono e lottano contro il sistema, il fascismo e la repressione.
Siamo dunque solidali con il compagno Valter ma anche con chi avesse pubblicato in rete la fotografia di un fascista perché crediamo che la pubblica denuncia delle generalità e dei volti dei fascisti rappresenti comunque uno strumento dell’antifascismo militante.
SOLIDARIETA’ AL COMPAGNO VALTER E A TUTTI I COMPAGNI COLPITI DALLA REPRESSIONE!
GUERRA AI PADRONI E AI LORO SERVI IN DIVISA O IN DOPPIO PETTO. W L’ANTIFASCISMO MILITANTE!
APERITIVO ANTI-CAPITALISTA contro FIAT e i suoi scagnozzi
in concomitanza con Paratissima, la kermesse artistico-commerciale quest'anno sponsorizzata tra gli altri anche dal gruppo FIAT
APERITIVO ANTI-CAPITALISTA
contro FIAT e i suoi scagnozzi
VEN 5 NOVEMBRE h18,30
c/o Centro di Documentazione “Latifa Sdairi”
VIA SALUZZO 13 TORINO
-FIAT da oltre cent'anni sfrutta il tempo e le energie dei lavoratori per il proprio profitto
-negli ultimi 30 anni FIAT ha ricevuto aiuti di stato per 7,6 MILIARDI DI EURO mentre attraverso delocalizzazioni ed esternalizzazioni ha aumentato i suoi utili a scapito delle condizioni di vita e di lavoro dei dipendenti
-oggi, attraverso la "cura Marchionne", il gruppo sta sferrando un ulteriore attacco al mondo del lavoro, con licenziamenti per rappresaglia e ricatti contrattuali, appoggiati dai sindacati corrotti
-da sempre FIAT ha fornito veicoli e infrastrutture per la produzione bellica, quale che fosse il colore del governo; sotto il fascismo la sua crescita è stata esponenziale
-lo stato italiano ha servito gli interessi di FIAT e Confindustria partecipando ai bombardamenti NATO in Serbia nel 1999, per aprire il mercato dei Balcani alle multinazionali e in particolare alla Philip Morris, di cui Marchionne è membro del consiglio di amministrazione
DOBBIAMO ORGANIZZARCI PER FERMARE
UNA VOLTA PER TUTTE QUESTI SFRUTTATORI E ASSASSINI!
VEN 5 NOVEMBRE h18,30
c/o Centro di Documentazione “Latifa Sdairi”
VIA SALUZZO 13 TORINO
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