Sabato 19 dicembre 2009
Gli operai precari della FIAT di Pomigliano D’Arco, per protestare contro 93 licenziamenti, da mercoledì scorso occupano la sala consiliare del Comune. Gli operai, ai quali non è stato rinnovato il contratto, hanno deciso di proseguire con l’occupazione e il presidio.
In tutto il comparto metalmeccanico si stanno subendo gli effetti del “Piano Marchionne” che per i molti politici, di destra e di sinistra, e qualche dirigente dei sindacati di regime, sarebbe stato il toccasana per la crisi occupazionale e aziendale della FIAT . Invece, ecco che si confermano i veri intenti del dirigente Marchionne e dei padroni della FIAT:
- delocalizzare e chiudere gli stabilimenti,
- licenziare gli esuberi, non riconfermare i contratti agli interinali,
- ordinare agli operai di fare gli straordinari al bisogno dell’azienda e i sabati lavorativi,
- sfruttare il denaro pubblico per sanare le malefatte dell’azienda e per coprire le casse integrazioni.
Il piano Marchionne non è altro che il piano per strappare ulteriore denaro pubblico (denaro che viene anche dagli stessi operai che vengono sbattuti in mezzo a una strada) ed approfittare della crisi per accrescere i profitti senza utilizzare capitale del padrone. Pomigliano, Termini Imerese e altre aziende dell’indotto FIAT rischiano la chiusura e migliaia di operai verranno licenziati!
Altro che “Toccasana per risolvere la crisi”!
Con la stessa logica procedono praticamente tutti i piani di riorganizzazione, ristrutturazione, “risanamento”, e “salvataggio” delle aziende Italiane come di quelle di ogni paese imperialista. La salvaguardia degli interessi dei padroni è al primo posto nei piani politici dei governi borghesi. La difesa degli interessi dei lavoratori deve essere al primo posto dell’azione dei comunisti.
Il Coordinamento dei Collettivi Comunisti esprime la più totale solidarietà agli operai di Pomigliano e si impegna a sostenere la loro lotta diffondendo ad ampio raggio i loro comunicati e le notizie che riguardano la loro mobilitazione. La lotta degli operai di Pomigliano è la lotta di tutti i lavoratori perché si inserisce nella più generale lotta per abbattere il sistema di sfruttamento e di morte gestito dalla borghesia e per istaurare un sistema senza più sfruttati né sfruttatori, un sistema socialista. Per fare questo però è necessario che queste lotte si uniscano in un unico fiume e che gli operai ne assumano la direzione costruendo il loro partito, il partito comunista!
Coordinamento Colettivi Comunisti
Nessun commento:
Posta un commento