venerdì 7 settembre 2012

I compagni Roberta ed Antonio, i quali avevano scelto di uscire dal Collettivo Comunista Piemontese per entrare nel partito dei CARC, hanno rivisto la loro scelta ed hanno riformulato la richiesta di tornare a lavorare politicamente nel collettivo che avevano lasciato abbagliati dalla "chimera" del partito "bell'è fatto"!
Ma per ricostruire questo partito Comunista non basta affermare unilateralmente di averlo già costruito! Sia il P.CARC che ilcosì detto "N pci" sono totalmente slegati dalle masse popolari e dalle loro lotte, tanto è vero che sono in pochissimi i compagni (tutti area CARC) che lo riconoscono .
Sia il P.Carc che il così detto N PCI non fanno altro che lanciare proclami di carattere rivoluzionario, proclami altisonanti che non attecchiscono assolutamnte sui lavoratori e sulle masse popolari (a causa della scarsissima presenza dei sostenitori CARC (N PCI) proprio tra e nelle lotte in corso e nemmeno in quelle passate. Insomma, se non si avvia un percorso di dibattito e di discussione sulla costruzione del partito della classe operaia, questo partito non potrà mai essere costruito. I CARC ed il (n) PCI hanno concluso ogni discussione formandosi, unilateralmente in partito e quindi ponendo un veto sulla discussione e sul dibattito tra comunisti che lavorano a questa ricostruzione, chi in una mniera, chi nell'altra.
Siamo quindi molto contenti che i compagni Roberta ed Antonio abbiano rivisto la loro decisione e che siano rientrati nel collettivo.
In seguito pubblichiamo alcuni stralci della loro lettera.

"Carissimi Compagni,
abbiamo riproposto di poter ritornare a far parte del Collettivo Comunista Piemontese dopo il nostro breve passaggio nel partito dei Carc, non facendone ancora parte perchè avremo dovuto presentare la nostra candidatura e prima di compiere questo passo abbiamo valutato seriamente questa scelta.
(...)
Questa scelta può essere stata anche dettata dal miraggio di avere un Partito Comunista già formato ,inoltre un altro grandissimo insegnamento che abbiamo imparato da questo brevissimo passaggio è quello che dobbiamo imparare a dialogare e unire le idee per trasformarle in fatti concreti.

Abbiamo potuto constatare che il Ccp è una realtà molto importante per la Città di Torino e solo unendo le forze possiamo tutti arrivare allo stesso obbiettivo, quello di creare un nuovo Partito Comunista Rivoluzionario , capace di guidare le Masse proletarie verso la Rivoluzione

La formazione politica che abbiamo fatto in questi mesi per noi è stata un motivo di crescita, ma la strada è ancora lunga e vorremmo percorrerla con Voi.

Prendendo in esempio questa situazione che si è venuta a creare, cercando di coinvolgere e unire sempre un maggior numero di proletari avvanzati, il nostro auspicio è quello che anche grazie noi, cioè al Collettivo Comunista Piemontese, si possa aprire un dialogo nazionale e produttivo verso l'obbiettivo che abbiamo in comune con altre realtà e cioè creare un nuovo partito comunista rivoluzionario."





Saluti Comunisti

Saluti Rossi

Antonio e Roberta


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