sabato 15 settembre 2012

NELL'AMBITO DELLA CAMPAGNA CONTRO POLIZIA E CARABINIERI LA PRIMA USCITA E' STATA DI FRONTE AL COMMISSARIATO DI CORSO SPEZIA

La crisi generale del sistema capitalistico, sta raggiungendo il suo apice. I lavoratori vengono licenziati e gettati in mezzo ad una strada con e loro famiglie, mentre i potenti e gli speculatori, allo scopo di mantenere i loro enormi profitti e i loro privilegi, eliminano sistematicamente i diritti che un tempo erano stati conquistati dalle masse popolari nelle strade e nelle piazze del nostro Paese. Per ultima, la dichiarazione del capo del governo Monti contro lo STATUTO dei LAVORTAORI definito, dallo stesso primo Ministro, una palla al piede per l’economia della Nazione. La crisi di questo sistema basato sullo sfruttamento di milioni di persone da parte di un pugno di parassiti, vogliono farla pagare ai lavoratori e alle masse popolari. Ma per farlo, essi sono costretti a mettere in campo tutto il loro apparato investigativo e militare aprendo inchieste ed arrestando i compagni che si oppongono alle loro angherie, facendo massacrare di manganellate operai, studenti e cittadini in lotta per la difesa del diritto al lavoro (operai dell’ALCOA picchiati duramente in piazza dalla polizia e dai carabinieri) ),  all’ambiente e contro gli intrallazzi mafiosi (vedi la lotta contro il TAV) o alla salute pubblica! Proprio la lotta contro la speculazione del TAV, ha mostrato ancora una volta il vero volto delle così dette “forze dell’ordine”, un volto truce, persecutore, torturatore ed assassino!
Ma quali “forze dell’ordine”, quale “Polizia di Stato”?! Essi non sono altro che il braccio armato dei potenti di turno i quali posseggono il monopolio della violenza che possono praticare indiscriminatamente, senza che nessuno venga in qualche modo punito per la brutalità con la quale si scagliano contro operai, famiglie, studenti in lotta, ecc… Inchieste, pedinamenti, carcerazioni e pestaggi sono ormai divenuti sempre più frequenti e sempre maggiore è lo sforzo economico-militare dei governi asserviti ai padroni e ai banchieri.
C’è più nessuno che difenda il cittadino? No, anzi, se il cittadino, stufo di subire le angherie dei ricchi e degli speculatori, manifesta il proprio dissenso e la propria rabbia,  si mette a rischio di indagini, denunce e (quando va bene) manganellate e se insiste nella sua sacrosanta lotta, anche a rischio carcerazione o peggio, di morte per mano di un carabiniere come è accaduto (non è l’unico ma è il più famoso) per Carlo Giuliani durante le manifestazioni anti G8 del 2001. I padroni e i loro servi della politica hanno scatenato una guerra strisciante contro i lavoratori e le masse popolari ormai divenuti peso morto dopo essere stati sfruttati sino all’osso. Una guerra alla quale dobbiamo rispondere combattendola, senza più fare finta che non ci sia. Ma per combattere questa guerra è necessario organizzarsi ed organizzare anche altri a fare lo stesso. E’ necessario unirsi attorno alle ragioni del proletariato, della gente che come unico mezzo di sopravvivenza possiede la propria forza lavoro che è costretta a svendere ai padroni sfruttatori ed aguzzini. E’ proprio da questa breve analisi che dobbiamo partire. Dobbiamo organizzarci per autodifenderci contro il braccio armato dei padroni partendo dalla costruzione di comitati di lavoratori, cittadini, giovani, disoccupati e sfrattati che sentano il bisogno di fare valere i propri diritti sanciti dalla Costituzione nata dalla Resistenza antifascista e che non siano più disposti ad accettare di essere massacrati nelle piazze e nelle strade delle nostre città. ORA BASTA!
BASTA CON LA VIOLENZA E L’ARROGANZA DELLE FORZE DELL’ORDINE! CONTRASTIAMO CON OGNI MEZZO LA GUERRA CHE HANNO SCATENATO CONTRO CHI LAVORA! FERMIAMO LA MILITARIZZAZIONE DELLA VALLE DI SUSA E DELLE NOSTRE CITTA’!














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