domenica 4 ottobre 2009
Comunicato manifestazione antifascista a Castellamonte
Mascheroni, democristiano sindaco di Castellamonte (TO) è a capo della giunta di destra che ha deliberato l’intitolazione di un nuovo ponte a Giorgio Almirante, torturatore della RSI e redattore della rivista “La difesa della razza”, responsabile quindi anche delle deportazioni e dei massacri degli ebrei. Sino al lunedì prima della manifestazione antifascista, il sindaco aveva dichiarato inagibile il luogo richiesto dal comitato per dare luogo alla protesta cercando di relegarla fuori città. La manifestazione contro l’intitolazione del ponte ad Almirante, era stata decisa per sabato 3 ottobre e organizzata dal comitato “Aldo dice 26 x 1”, al quale aderiscono anche il nostro collettivo e il collettivo Stella Rossa di Biella. A seguito delle dichiarazioni degli organizzatori che, con estrema determinazione, durante una conferenza stampa, rimarcavano la volontà di impossessarsi, con ogni mezzo, degli spazi di agibilità politica e di difendere la libertà di manifestare, Mascheroni ha dovuto fare retromarcia e concedere quindi la piazza negata in precedenza con pretestuose motivazioni di “ordine pubblico”. Oltre 400 persone si sono riversate nella piazza e nelle vie di Castellamonte dando vita ad un corteo, aperto dall’ANPI, al quale hanno partecipato, oltre alle componenti del comitato organizzatore, anche rappresentanze sindacali come RdB e FIOM, anche se quest’ultima non in forma ufficiale ma rappresentata da decine di delegati di base. Il nome del sindaco di Castellamonte trovava posto a chiare lettere sullo striscione “Mascheroni: a piazzale Loreto c’è ancora posto” che il Collettivo Comunista Piemontese e il Collettivo Stella Rossa di Biella, avevano preparato e che hanno portato per tutto il percorso della manifestazione, dando vita ad un nutrito spezzone antifascista al quale, via via, si univano altri antifascisti anche residenti in città. Lo spezzone del CCP e di Stella Rossa ha sollevato anche qualche malumore, soprattutto da parte di alcuni dirigenti dei partiti della sinistra borghese PdCI (Chieppa consigliere regionale) e PRC (Morando segretario del locale circolo) i quali, ancora una volta, di fronte all’incalzare delle domande dei giornalisti intervenuti per l’occasione, hanno mostrato la distanza dalla loro base che invece, come il CCP e Stella Rossa, lanciavano giustamente slogan di fuoco contro il sindaco e contro i fascisti a partire da quello “Se un fascista muore? Champagne! E se non muore Molotov!”, oppure “Che ne faremo delle camice nere? Tutte al muro e le fucileremo!”.
La risposta all’opportunismo dei dirigenti del PRC e del PdCI, oltre alla loro base, l’ha offerta a chiare lettere anche Bruno Bettini, segretario della sezione ANPI di Cuorgnè, il quale ai giornalisti dichiarava: “La giunta Mascheroni dimentica la Costituzione, si è comportata in maniera indecente. Certi messaggi se li sarebbero dovuti aspettare. Oggi tutto si è svolto in un clima civile(..:)”.
La retromarcia del sindaco Mascheroni riguardo il percorso e il concentramento del corteo antifascista è da considerarsi quindi una prima vittoria che si è potuta ottenere grazie alla determinazione con la quale le componenti del comitato promotore di Castellamonte (tra cui anche il PdCI con Mao Calliano, responsabile provinciale del partito) hanno resistito alle imposizioni della giunta, lo stesso antifascismo militante che ha portato centinaia di persone in piazza in difesa della Costituzione nata dalla Resistenza e contro lo sdoganamento e la legittimazione del fascismo e dei suoi sgherri torturatori e assassini. E’ necessario alzare il livello di vigilanza intervenendo duramente contro ogni tentativo revisionista che riabilita il fascismo concedendo addirittura onore a torturatori dello stampo di Almirante. E’ necessario estendere la militanza antifascista organizzando iniziative e proteste di piazza ogni qual volta questi tentativi si verifichino come ad esempio a Montanaro (TO) dove la giunta, sull’esempio di quella di Castellamonte, vorrebbe intitolare una strada al fascista Almirante.
O si è antifascisti o non lo si è! Non si può esserlo solo fino ad un certo punto, soltanto sino a che le regole e le leggi borghesi te lo permettono! Il fascismo non è un opinione ma un operazione politica che i padroni mettono in atto nei momenti più acuti di crisi del loro sistema infame allo scopo di arginare le proteste e le sollevazioni popolari.
ORA E SEMPRE RESISTENZA! A TUTTI I FASCISTI E AI LORO FIANCHEGGIATORI RICORDIAMO CHE A PIAZZALE LORETO C’E’ ANCORA TANTO POSTO!
COLLETTIVO COMUNISTA PIEMONTESE
colcompiemonte@yahoo.it tel. 3476558445 www.collcompiemonte.blogspot.com
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