Mercoledì 14 ottobre alle 9,45 davanti al tribunale di Torino in occasione dell’udienza del processo per la strage di operai della Thyssen Krupp due nostri compagni che stavano volantinando all’entrata del tribunale, sono stati prima provocati duramente dalla DIGOS che voleva impossessarsi della propaganda e poi da un nugolo di carabinieri, in borghese e in divisa, che hanno proceduto all’identificazione e al sequestro del materiale. Durante il primo tentativo da parte della DIGOS i nostri compagni sono stati aggrediti immediatamente e identificati. I volantini però non sono stati consegnati e, anche grazie all’intervento del parlamentare Boccuzzi, ex operaio Thyssen,
Dal verbale risultava che il sequestro sarebbe stato predisposto in relazione ai reati di (…) “diffamazione mezzo stampa immediatamente ravvisati e altri reati eventuali ravvisabili da codesta”(…) “l’atto veniva compiuto sussistendo il pericolo che le cose si modificassero o si alterassero le fonti di prova ed altresì per evitare che la libera disponibilità degli oggetti posti sotto sequestro, potessero aggravare o protrarre le conseguenze dello stesso ovvero agevolare la commissione di altri reati più gravi”(…)
I “Signori” avvocati della Thyssen Krupp e le Autorità che hanno proceduto al sequestro dei volantini del CCP, hanno confermato la loro arroganza e il loro disinteresse per le poche leggi democratiche che ancora sono in vigore nel nostro paese, tra le quali quella che garantisce il diritto di opinione e di espressione violando quindi
E’ necessario rompere con le logiche del gioco delle parti tanto caro alla borghesia e chiamare le cose con il loro nome! Nel caso degli avvocati che difendono i padroni stragisti tentando di addossare le responsabilità della strage dei sette operai sugli stessi lavoratori, ci viene in mente un vocabolo soltanto: MERCENARI!
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