domenica 1 novembre 2009


Nel carcere di Rebibbia a Roma è morta la compagna comunista Diana Melazzi. Particolarmente malata e per nulla compatibile con il regime carcerario (ricordiamo che la compagna veniva sottoposta al regime duro e di isolamento del 41 Bis) le è stata negata qualsiasi forma di carcerazione alternativa ed è stata lasciata morire in carcere, “suicidata dallo stato e dai suoi aguzzini”! Condannata all’ergastolo perché da comunista combatteva, a suo modo, la borghesia e il sistema che la ingrassa. La compagna Diana, come agli altri compagni uccisi dallo Stato borghese va ricordata ed onorata, ai suoi famigliari e ai compagni più stretti ed amici va espresso il cordoglio dei comunisti e della classe per la quale ha combattuto.

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