martedì 28 luglio 2009

REPORT PRESIDIO PER MAGED

Report presidio per Maged Al Molki
Martedì 28 luglio, davanti alla sede del consiglio Regionale del Piemonte in via Alfieri 15 a Torino, si è tenuto il presidio promosso dal Collettivo Comunista Piemontese (CCP) e da altri compagni solidali con la causa palestinese per Maged Al Molki 47enne palestinese che ha scontato 23 anni di carcere in Italia per il sequestro della nave da crociera Achille Lauro avvenuto nel 1985. Lo scorso 27 giugno Maged ha ricevuto un decreto di espulsione dall’Italia malgrado egli dovesse ancora scontare nel nostro Paese tre anni di libertà vigilata e attendesse l’esito del ricorso contro l’espulsione formulato dai suoi avvocati e nonostante egli sia sposato con una donna italiana. Dalla mattina del 28 giugno Maged è scomparso deportato dalla polizia italiana in Siria. Una quindicina di compagni e compagne (tra i quali rappresentanti del Comitato Antifascista 18 giugno, ISM-Italia e un rappresentante del PCL) hanno partecipato al presidio e sono stati esposti uno striscione con la scritta “Libertà per Maged Al Molki”, un tabellone che ricordava l’articolo 10 della Costituzione italiana, bandiere rosse e una bandiera palestinese. Sotto gli occhi di un nutrito schieramento di DIGOS e polizia in tenuta antisommossa, alcuni compagni hanno megafonato e diffuso volantini di denuncia fermando tutti i consiglieri all’entrata mentre si recavano in consiglio chiedendo a gran voce che una delegazione del presidio fosse ricevuta. La compagna Claudia Biano, moglie di Maged Al Molki, ha rilasciato interviste e dichiarazioni ai giornalisti presenti.
Intorno alle 10 e 30 circa, alcuni consiglieri sono usciti dal palazzo e ci hanno comunicato che una delegazione del presidio sarebbe stata ricevuta immediatamente dai capigruppo dei partiti presenti al consiglio regionale. Mentre gli altri compagni rimanevano a diffondere volantini, una delegazione di cinque compagni della quale faceva parte anche la compagna di Maged, è entrata nella sala delle conferenze stampa del consiglio della regione dove, ad attenderli, vi erano rappresentanti di PD, PRC, IdV e il consigliere Chieppa del PdCI. Un compagno ha preso la parola e ha spiegato che il consiglio regionale era stato scelto in quanto, al suo interno, vi sono i rappresentanti delle Istituzioni insigniti anche del compito di fare rispettare la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza antifascista e che essi, quindi, hanno il dovere di prendere posizione pubblica sulle gravi violazioni dei diritti umani e della Costituzione che il governo italiano esercita impunemente. Carla Biano, la compagna di Maged, ha esposto nei particolari, sia tecnici che politici, la situazione rispondendo anche alle domande che alcuni consiglieri del PD facevano sul coinvolgimento del governo siriano nella questione. Abbiamo quindi chiesto che il consiglio regionale prenda una posizione pubblica netta sulle violazioni costituzionali operate dal governo italiano e ponga all’ordine del giorno del prossimo consiglio una mozione che chieda di fare luce sulla questione di Maged e che si opponga al tentativo del governo, di praticare tali violazioni anche nei confronti di altri, come ad esempio il compagno comunista turco Avni Er il quale presto finirà di scontare la pena nel nostro Paese e sarà soggetto anch’egli di un decreto di espulsione che se verrà attuato, lo consegnerà nelle braccia dei torturatori del regime fascista turco.
Chieppa del PdCI ha quindi proposto agli altri consiglieri di fare un documento comune sulle questioni riportate dalla nostra delegazione e di renderlo pubblico portandolo a dibattito nello stesso consiglio regionale. Gli altri consiglieri si sono detti favorevoli alla compilazione di tale documento. Il presidio è rimasto fuori ancora un ora a diffondere il materiale di denuncia informando con il megafono sugli esiti dell’incontro della delegazione con i consiglieri.
Ovviamente potremo ritenerci soddisfatti dell’incontro soltanto quando questa presa di posizione pubblica del consiglio verrà formulata e attuata: le dichiarazioni di intenti non sono sufficienti! Nell’augurarci, quindi, che tale mozione venga formulata e resa pubblica al più presto, continueremo a vigilare sull’operato del Consiglio Regionale del Piemonte ripromettendoci di propagandarne ad ampio raggio i risultati, siano essi negativi che positivi e di continuare a dare battaglia perché nessuno (anche e soprattutto tra chi rappresenta le Istituzioni) possa eludere le proprie responsabilità, soggettive o di partito che esse siano!!

Salvezza e libertà per Maged Al Molki compagno palestinese e Avni ER compagno turco!!!
Libertà per tutti i compagni prigionieri!!

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