lunedì 3 agosto 2009

Sviluppi presidio per Maged

Il presidio promosso dal CCP (Collettivo Comunista Piemontese) per Maged Al Molky tenutosi di fronte al consilgio regionale del Piemonte il 28/07/2009 ha ottenuto un primo risultato: 15 consiglieri hanno presentato un ordine del giorno (che alleghiamo al testo del messaggio) con il quale chiedono che il consiglio regionale si attivi presso i Ministeri competenti per verificare che non sia stata violata la Costituzine e pe conoscere l'attuale condizione di Maged.
L'OdG presentato dai consiglieri firmatari mette in evidenza le violazioni degli articoli della Costituzione, messe in atto, dagli organi competenti e del governo italiano, nella deportazione di Maged.
Questo OdG presentato dai 15 consilglieri regionali è il risultato della mobilitazione che i compagni che hanno partecipato al presidio sono riusciti a mettere in atto, malgrado le esigue forze sulle quali essi potevano contare a dimostrazione che la lotta e la mobilitazione pagano sempre, anche quando i numeri non sono dalla nostra parte. Le battaglie devono essere combattute a tutto campo utilizzando tutti gli strumenti e le armi disponibili, facendo leva anche sulle contraddizioni in campo borghese. L'Ordine del Giorno rpesentato in consiglio regionale grazie alla mobilitazione dei compagni, rappresenta anche un precedente importante che deve essere utilizzato per tutti gli altri casi analoghi come ad esempi quello del compagno turco Avni Er il quale rischia l'espulsione dall'Italia finendo tra le grinfie dei torturatori e degli assassini dello stato fascista turco.

CCP (Collettivo Comunista Piemontese) tel.3476558445 via Spotorno 4 Torino.

Qui sotto i nomi dei presentatari e dei firmatari dell'OdG sul Maged Al Molky.


Ordine del Giorno n. 1260, YOUSSEF MAGED AL MOLKY.
Presentato il 29/07/2009 dai Consiglieri:
Primo Firmatario
SERGIO CAVALLARO (SINISTRA DEMOCRATICA PER IL SOCIALISMO EUROPEO)
SERGIO DALMASSO (Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra europea)
ROCCO LARIZZA (Partito Democratico)
Altri Firmatari
ANGELO AUDDINO (Partito Democratico)
PAOLA BARASSI (Ecologisti uniti a sinistra-s.e.)
ANTONINO BOETI (Partito Democratico)
IURI GILBERTO BOSSUTO (Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra europea)
ANDREA BUQUICCHIO (ITALIA DEI VAL.CON DIPIET)
ALBERTO DEAMBROGIO (Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra europea)
ENRICO MORICONI (Ecologisti uniti a sinistra-s.e.)
MARCO TRAVAGLINI (Partito Democratico)
MARIANO TURIGLIATTO (Insieme per Bresso)


ORDINE DEL GIORNO
ai sensi dell’articolo 18, comma 4, dello Statuto e
dell’articolo 92 del Regolamento interno,
trattazione in Aula
trattazione in Commissione
OGGETTO: Youssef Maged Al Molky
Premesso che:
- Youssef Maged Al Molky, il palestinese ritenuto tra i principali responsabili
del sequestro della nave da crociera Achille Lauro, avvenuta nel 1985, ha
scontato 23 anni e 8 mesi di carcere, in vari istituti carcerari italiani;
- è stato scarcerato dall’Ucciardone di Palermo – avendo ottenuto 6 mesi di
liberazione anticipata per buona condotta – in data 27 aprile 2009 e
condotto al CPT di Trapani;
- in data 27 giugno è stato prelevato dal CPT e condotto all’aeroporto di
Roma Fiumicino e quindi - accompagnato da due poliziotti italiani – è
partito per Damasco;
- dal momento dell’arrivo a Damasco (ore 2.45 di domenica 28 giugno) si
sono totalmente perse le tracce.
Ritenuto che:
- il trasferimento in Siria sia avvenuto nonostante la sentenza della Corte
d’Assise di Genova per il sequestro Lauro prevedesse per Youssef Maged
Al Molky ancora 3 anni di libertà vigilata e nonostante il suo matrimonio
con una cittadina italiana;
- Youssef Maged Al Molky possa essere riprocessato e condannato a morte
in Siria, paese che al momento del trasferimento non ha offerto all’Italia
garanzia alcuna sull’incolumità e sul rispetto dei più elementari diritti del
detenuto;
- il nostro Governo, per quanto l’Italia sia promotrice della moratoria sulle
pena di morte, non si sia fatta scrupolo di mandare un uomo in un Paese
dove è in vigore la pena di morte e dove non sono garantiti i diritti
umani.
Impegna la Presidenza del Consiglio regionale e della Giunta regionale ad
attivarsi presso i ministeri competenti al fine di
o conoscere le motivazioni del trasferimento
o verificare la correttezza delle procedure seguite secondo il dettato
costituzionale
o conoscere le attuali condizioni del detenuto
PRIMI FIRMATARI Rocco Larizza – Sergio Dalmasso – Sergio Cavallaro
Altre firme
Il file è trasmesso con e-mail

Nessun commento:

Posta un commento