martedì 11 maggio 2010
IL MAGISTRATO DI SORVEGLIANZA DI TORINO EMETTE ULTERIORE DIFFIDA AL COMPAGNO VALTER FERRARATO!
Martedì 11 maggio il commissariato di Corso Spezia di Torino ha notificato un ulteriore diffida nei confronti del compagno Valter in affidamento ai servizi sociali in seguito alla condanna di 4 anni (3 indultati)per i fatti relativi alla manifestazione antifascista dell'11 marzo 2006 a Milano.
Il Magistrato di sorveglianza di Torino "diffida severamente l'affidato ad una più attenta osservanza degli obblighi imposti(...)e avvisa che qualunque ulteriore violazione di tali obblighi comporterà la sospensione e la revoca della misura in corso"
I fatti riguarderebbero la solidarietà che Valter, con compagni di altre aree, ha espresso, recandosi in Tribunale ad assistere all'udienza nei confronti del compagno che il Primo Maggio 2010 è stato arrestato per "resistenza e oltraggio" durante un tafferuglio scoppiato in occasione della manifestazione della festa dei lavoratori. Secondo il Magistrato di Sorveglianza di Torino, informato zelantemente dagli agenti della DIGOS presenti all'udienza, il compagno Valter si sarebbe accompagnato a persone pregiudicate violando gli obblighi ai quali è sottoposto.
Durante la notfica della diffida gli agenti dell'ufficio prevenzione crimine hanno consigliato al nostro compagno di tenersi fuori dalle manifestazioni sino a che la sua pena non venga definitivamente espiata, altrimenti, un ulteriore violazione delle prescrizioni, li avrebbe visti costretti ad accompagnarlo in carcere.
Valter ha risposto che, anche volendo, non potrebbe conocscere lo stato della fedina penale di tutti quanti e che, comunque, non sarebbe stato certo lui a richiederla a chicchessia, ne tanto meno nessun altro sarebbe costretto ad esibirla. Se ne deduce quindi che il Magistrato di Sorveglianza di Torino, "consigliato opportunamente"dagli agenti della Polizia Politica, abbia interpretato la misura cautelare che intima a Valter di non frequentare pregiudicati e/o ambienti frequentati da essi, in maniera "piuttosto ampia" ritenendo che la sua presenza in qualsiasi luogo pubblico, debba essere cautelativamente preceduta da un inchiesta penale su tutte le persone presenti in quel luogo, piazza o Tribunale che sia.
Ma frequentare persone pregiudicate presuppone un consapevole e perpretato rappoto con esse, a meno che le parole abbiano diversi significati asecondo i punti di vista. E allora, considerato che più volte e da più parti ci viene ripetuto che "la legge non ammette ignoranza", ci viene da supporre che gli agenti della Polizia Politica intendano utilizzare come deterrente lo stato di affidamento in prova del compagno Valter, ai fini di scoraggiarne (e nel caso punirne)l'attività politica nella quale la soliodarietà proletaria, ha un importanza strategica!
Esprimiamo quindi piena e incondizionata solidarietà al nostro compagno e a tutti i compagni colpiti dalla repressione! Invitiamo tutti i compagni a non fare passare sotto silenzio nessun tentativo o atto repressivo anche se minimo o marginale!Stiamo con il fiato sul collo dei nostri repressori! Rendiamo loro la vita difficile!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento