venerdì 28 maggio 2010

IL TRIBUNALE DEL RIESAME HA DECISO DI TENERE PRIGIONIERI I NOSTRI COMPAGNI! PROSEGUIAMO CON MAGGIORE DETERMINAZIONE NELLA LOTTA!




I compagni Luigi e Davide restano in carcere, Luca ai domiciliari, agli altri compagni ridotte le misure cautelari che sono state revocate per due soltanto dei 17 colpiti dai provvedimenti in seguito alle indagini sugli scontri avvenuti a dicembre durante lo sgombero del centro sociale L’OSTILE di corso Vercelli a Torino. Questa è stata la decisione del Tribunale del riesame svoltosi il 25 maggio scorso.
Si tratta di una decisione che conferma l’adesione, di certa parte della magistratura, al programma eversivo che la destra reazionaria sta cercando di attuare allo scopo di eliminare d’ufficio e per mezzo di magistrati e forze dell’ordine, le libertà democratiche e l’agibilità politica sancite dalla Costituzione nata dalla Resistenza partigiana. La borghesia tenta così di scongiurare, tramite l’utilizzo del monopolio della violenza poliziesca, delle intimidazioni e dei ricatti, ogni barlume di organizzazione che possa diventare punto di riferimento del malcontento e della rabbia che, ogni giorno di più, aumentano tra le masse popolari e i lavoratori a causa di una crisi economica, politica e sociale, che prosegue nella sua discesa vertiginosa e che non avrà altri sbocchi se non quelli della mobilitazione reazionaria o di quella rivoluzionaria. Torino rappresenta senza dubbio un ottimo banco di prova per l’attuazione del piano eversivo della destra reazionaria di governo in quanto è una delle città industriali dove la crisi economica sta colpendo più duramente e dove esistono (fortunatamente) parecchie e svariate realtà ed organismi che fanno dell’antagonismo e della guerra a questo sporco sistema, la loro ragione di vita. Non a caso gli sbirri come Spartaco Mortola che si rese celebre per l’irruzione alla scuola DIAZ e per il massacro che ne seguì, sono stati inviati a Torino con incarichi di direzione. I compagni accusati di avere difeso gli spazi di libertà dalle angherie dei politici corrotti e dalla violenza poliziesca, sono un pericolo per la borghesia e per i suoi servi politicanti che tutelano soltanto gli interessi di padroni, degli speculatori e dei mafiosi. Ma il pericolo più grande per i padroni, mafiosi e loro servi, deriva dalle risposte, che l’intero movimento sa dare loro in termini di innalzamento del livello di lotta e di scontro, non solo rispetto alla repressione (conseguenza dell’innalzamento del livello delle lotte), ma anche in ogni quartiere, in ogni fabbrica, in ogni scuola, ovunque!
Proseguire con le mobilitazioni in solidarietà con i compagni Luigi e Davide rimasti in carcere e con gli altri compagni ancora soggetti alle misure cautelari dopo il ricorso al tribunale del riesame è necessario, come è necessario che le battaglie per la loro liberazione si leghino a quelle dei lavoratori e a quelle sociali o per la difesa del proprio territorio dagli speculatori, come ad esempio in valle di Susa! Questo vorrebbero i compagni che sono ancora nelle mani del nemico!

INASPRIAMO LE LOTTE SOCIALI! FACCIAMO SAPERE AI NOSRI COMPAGNI ARRESTATI CHE LA LORO RESISTENZA CI RAFFORZA! RAFFORZIAMOLI CON LA NOSTRA LOTTA!


CCP Collettivo Comunista Piemontese

colcompiemonte@yahoo.it
tel. 3476558445.

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