domenica 21 marzo 2010
TORINO, IL CCP ALLA MANIFESTAZIONE NOTAV DEL 20.03.2010
mercoledì 17 marzo 2010
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI TORINO DIFENDE LA COSTITUZIONE E VIENE ATTACCATO DAI FASCISTI RAVELLO, BONINO E MARRONE DI AN!
Lunedì 15 marzo, durante un presidio davanti al comune di Torino contro l’espulsione del perseguitato politico turco AVNI ER, organizzato da alcuni antifascisti torinesi, Beppe Castronovo, Presidente del consiglio comunale ha adempito pienamente ai suoi compiti istituzionali annunciando l’intenzione di proporre un ordine del giorno in sostegno di AVNI che rivendica l’art. 10 della Costituzione che recita: “Lo straniero al quale sia impedito al suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge”. Per questo motivo i fascisti che si nascondono dietro la facciata democratica delle cariche istituzionali, hanno attaccato (“Cronaca Qui” del 17 marzo 2010) il Presidente del consiglio comunale. Ai fascisti la nostra Costituzione non piace perché è la Costituzione nata dalla Resistenza partigiana. I fascisti Ravello, Bonino e Marrone con questo attacco a Castronovo, attaccano la Costituzione e dimostrano disprezzo per la vita umana perché, come tutti ben sanno, AVNI ER se venisse espulso dal nostro paese, rischierebbe il carcere e la tortura in Turchia e molto probabilmente anche la morte. I fascisti Ravello, Bonino e Marrone che si riempiono la bocca con il rispetto per la vita umana soltanto quando si tratta di diffamare gli oppositori del sistema e attaccare la 194 per fare piacere agli esponenti vaticani, nella pratica invece, si distinguono per il loro arrogante disprezzo per tutto ciò che non sia uguale a loro. Sono fascisti, razzisti ed omofobi!
( e-mail: presidente.consigliocomunale@comune.torino.it ).
martedì 16 marzo 2010
CCC/Poletari Comunisti COMUNICATO CONGIUNTO
Nella riunione si è approfondito in particolare il problema di quale posizione sviluppare a fronte dell'ampia area di compagni che vanno riconoscendo la crisi dei partiti della sinistra borghese e vanno ricercando una nuova prospettiva per i comunisti in Italia.
Nella discussione è emersa la necessità di chiarire con precisione cosa appoggiare e cosa combattere in questo campo nella congiuntura attuale, fermo restando la comune convinzione che il processo di costruzione del partito comunista non vede in questo il suo centro.
Nello stesso tempo è emersa un'ampia convergenza ideologica, politica e pratica nel continuare il processo unitario e farlo avanzare definendone obiettivi, tempi e percorso.
A questo scopo viene formata una commissione congiunta per elaborare un documento di fase, vincolante per tutti i compagni appartenenti alle due organizzazioni, come tappa di questo percorso.
La commissione congiunta contribuisce e sostiene tutte le forme di pratica unitaria nella lotta di classe in corso, in particolare sostiene la Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro, la mobilitazione antifascista e contro la repressione, l'intervento verso la classe operaia e nelle lotte dei lavoratori in generale; la commissione congiunta favorirà un confronto e una migliore comprensione sulla questione della lotta rivoluzionaria nel movimento delle donne e sul lavoro internazionalista.
La commissione congiunta si riunirà entro tre mesi.
28.2.2010
I compagni di Proletari comunisti
I compagni del Coordinamento dei Collettivi Comunisti.
lunedì 15 marzo 2010
LIBERTA’ PER AVNI ER ! PRESIDIO SOTTO AL COMUNE DI TORINO

Sono stati diffusi centinaia di volantini e al megafono un compagno invitava vivamente i consiglieri a difendere la Costituzione, sulla quale essi hanno giurato, e a prendere una posizione pubblica a favore del riconoscimento di rifugiato politico per AVNI ER.
Alcuni consiglieri si sono mostrati interessati e sensibili all’argomento tanto che anche il Presidente del Consiglio comunale (Beppe Castronovo del PRC) è uscito ad incontrare i compagni fuori dal Comune. Castronovo, dopo avere detto di conoscere approfonditamente l’argomento e di condividere, come gli altri consigli, la necessità di prendere posizione, ha detto che alla riunione dei capigruppo del consiglio comunale avrebbe presentato un ordine del giorno. Diceva Castronovo che, a causa della prossima tornata elettorale, il consiglio cesserà di riunirsi e riprenderà i lavori il 9 aprile. Non assicurava quindi, che la discussione sulla situazione di AVNI, si sarebbe potuta affrontare nella stessa giornata di lunedì 15 marzo. Castronovo comunque farà un comunicato stampa nel quale dichiarerà pubblicamente l’intenzione.
Staremo dunque a vedere se anche i consiglieri comunali di Torino sottoscriveranno una mozione contro l’espulsione di AVNI difendendo così la Costituzione sulla quale hanno giurato dopo essere stati eletti (ART. 10: “lo straniero al quale sia impedito l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge”)
venerdì 12 marzo 2010
TRE COMPAGNI DEL COLLETTIVO STELLA ROSSA DENUNCIATI, A LORO LA SOLIDARIETA' DI TUTTO IL PROLETARIATO!

Ieri sera, giovedì 11 marzo, circa alle 22:00 tre compagni del collettivo Stella Rossa di Biella, mentre erano intenti ad attacchinare manifesti per il presidio contro la repressione indetto per il giorno successivo, sono stati fermati da due poliziotti in borghese che, a seguito dell’identificazione, hanno contattato
Questa ennesima operazione degna della peggiore polizia fascista si inserisce in una campagna intimidatoria che ormai da mesi va avanti contro il Collettivo Stella Rossa, con continui fermi, perquisizioni arbitrarie personali e delle autovetture, culminati con le denuncie di qualche giorno fa nei confronti di Umberto e Valentina colpevoli, secondo i cani da guardia della borghesia, di aver guidato una manifestazione studentesca non autorizzata.
Solo la lotta può spezzare questi attacchi e ritorcerli contro chi li fa. Perché, come dimostrato anche dalla scarcerazione degli antirazzisti torinesi, la mobilitazione può fermare la repressione e costringere i pezzi più o meno sinceramente democratici dei funzionari dello stato, a prendere una posizione chiara a difesa dei diritti sanciti dalla Costituzione e continuamente difesi dalla mobilitazione delle masse popolari, come ad esempio quello della libertà di espressione inserito nella Costituzione per mezzo dell’articolo 21.
Questa campagna intimidatoria, che
mercoledì 10 marzo 2010
L'ANPI di Torino, Sez. Lingotto prende posizione pubblica contro l'espulsione di AVNI ER
comunicato che trasmette al proprio Comitato Provinciale di Torino e p.c. all’ANPI Nazionale e agli
organi di stampa in indirizzo.
Appreso della incredibile situazione in cui si trova Avni Er, il quale, reo solamente di aver svolto
una massiccia opera di contro-informazione sulle politiche repressive dello Stato turco, è stato
condannato a 7 anni di reclusione per “appartenenza” al DHKP-C, un partito comunista della
sinistra rivoluzionaria turca, inserito arbitrariamente (come riconosciuto il 23/1/08 dall'Assemblea
parlamentare del Consiglio d’Europa) nelle famigerate liste nere stilate istericamente dall’Unione
Europea dopo l’11 settembre.
Attualmente Avni Er, scarcerato per fine pena, si trova nel CIE (Centro di Identificazione e
Espulsione) di Bari, in attesa di una risposta alla sua richiesta di asilo politico in Italia.
Considerato che:
il 7 febbraio 2008 la Corte d’Appello di Anversa, impegnata a giudicare altri 11 militanti del
DHKP-C, si è rifiutata di riconoscere tale organizzazione quale “gruppo terroristico”,
prosciogliendo tutti gli imputati;
A.N.P.I. - Sezione Torino Lingotto- Via Praciosa, 11 - 10024 Moncalieri (To) - Tel. 011. 6822122
anpitorinolingotto@libero.
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l’articolo 10 della Costituzione italiana recita: “Non è ammessa l’estradizione dello straniero
per reati politici.” e “Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio
delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel
territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.”;
le Autorità italiane procedendo all’espulsione di Avni Er consegneranno un oppositore
politico nelle mani dei suoi aguzzini, contravvenendo alle stesse norme di diritto
internazionale;
Chiediamo all’ANPI Provinciale di Torino e l’ANPI Nazionale di farsi promotori nelle forme e
nelle modalità di competenza, presso il Presidente della Repubblica italiana e presso il Ministro
della Giustizia e il Ministro dell’Interno, per le rispettive competenze, affinché lo Stato italiano non
conceda l’espulsione di Avni Er;
Chiediamo altresì ai nostri interlocutori di farsi promotori perché venga accolta l’istanza di asilo
politico presentata da Avni Er;
Si chiede infine che venga fatta luce sul numero e sulla situazione dei richiedenti asilo politico che
attualmente sono reclusi nei Centri d’Identificazione ed Espulsione.
Il Comitato di Sezione di
Torino Nizza Millefonti, Lingotto, Filadelfia
“Giacomo Perotti M.A.V.M. e Alberto Appendino”
A.N.P.I. - Sezione Torino Lingotto- Via Praciosa, 11 - 10024 Moncalieri (To) - Tel. 011. 6822122
anpitorinolingotto@libero.
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