Lunedì 15 marzo alle 9,00 un gruppo di antifascisti ha tenuto un presidio di fronte al comune per sollevare alle Autorità cittadine la questione di AVNI ER, comunista turco che rischia l’espulsione in Turchia e quindi anche il carcere e la tortura. Contro l’espulsione del compagno turco hanno preso posizione pubblica il consiglio regionale della Puglia, quello provinciale di Lecce, quello regionale della Sardegna, della Toscana e della Campania.
Sono stati diffusi centinaia di volantini e al megafono un compagno invitava vivamente i consiglieri a difendere la Costituzione, sulla quale essi hanno giurato, e a prendere una posizione pubblica a favore del riconoscimento di rifugiato politico per AVNI ER.
Alcuni consiglieri si sono mostrati interessati e sensibili all’argomento tanto che anche il Presidente del Consiglio comunale (Beppe Castronovo del PRC) è uscito ad incontrare i compagni fuori dal Comune. Castronovo, dopo avere detto di conoscere approfonditamente l’argomento e di condividere, come gli altri consigli, la necessità di prendere posizione, ha detto che alla riunione dei capigruppo del consiglio comunale avrebbe presentato un ordine del giorno. Diceva Castronovo che, a causa della prossima tornata elettorale, il consiglio cesserà di riunirsi e riprenderà i lavori il 9 aprile. Non assicurava quindi, che la discussione sulla situazione di AVNI, si sarebbe potuta affrontare nella stessa giornata di lunedì 15 marzo. Castronovo comunque farà un comunicato stampa nel quale dichiarerà pubblicamente l’intenzione.
Staremo dunque a vedere se anche i consiglieri comunali di Torino sottoscriveranno una mozione contro l’espulsione di AVNI difendendo così la Costituzione sulla quale hanno giurato dopo essere stati eletti (ART. 10: “lo straniero al quale sia impedito l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge”)
Sono stati diffusi centinaia di volantini e al megafono un compagno invitava vivamente i consiglieri a difendere la Costituzione, sulla quale essi hanno giurato, e a prendere una posizione pubblica a favore del riconoscimento di rifugiato politico per AVNI ER.
Alcuni consiglieri si sono mostrati interessati e sensibili all’argomento tanto che anche il Presidente del Consiglio comunale (Beppe Castronovo del PRC) è uscito ad incontrare i compagni fuori dal Comune. Castronovo, dopo avere detto di conoscere approfonditamente l’argomento e di condividere, come gli altri consigli, la necessità di prendere posizione, ha detto che alla riunione dei capigruppo del consiglio comunale avrebbe presentato un ordine del giorno. Diceva Castronovo che, a causa della prossima tornata elettorale, il consiglio cesserà di riunirsi e riprenderà i lavori il 9 aprile. Non assicurava quindi, che la discussione sulla situazione di AVNI, si sarebbe potuta affrontare nella stessa giornata di lunedì 15 marzo. Castronovo comunque farà un comunicato stampa nel quale dichiarerà pubblicamente l’intenzione.
Staremo dunque a vedere se anche i consiglieri comunali di Torino sottoscriveranno una mozione contro l’espulsione di AVNI difendendo così la Costituzione sulla quale hanno giurato dopo essere stati eletti (ART. 10: “lo straniero al quale sia impedito l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge”)
ANTIFASCISTI TORINESI
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