lunedì 22 marzo 2010

VERGOGNO SA SENTENZA CONTRO L'OPERAIO SALVATORE PALUMBO


da Proletari Comunisti
Comunicato stampa 20/03/2010

Il giudice del lavoro del Tribunale di Palermo, dopo l’udienza dell’11 marzo
scorso, ha emesso la sentenza nel processo della Fincantieri contro
Salvatore
Palumbo, operaio licenziato perché ha ripetutamente denunciato le condizioni
di
insicurezza sul posto di lavoro. Con questa sentenza di primo grado il
giudice
ha rigettato il reintegro dell’operaio al proprio posto di lavoro.
Si tratta di una sentenza a dir poco vergognosa. In questo processo il
giudice
ha espresso costantemente disprezzo per la difesa dell’operaio,
fiancheggiando
nella sostanza la Fincantieri e i suoi avvocati profumatissimamente
retribuiti.
Il giudice ha impedito l’acquisizione di atti, documentazione e
testimonianze
e infine anche una perizia tecnica sul luogo di lavoro, tutte cose a favore
dell’operaio, di fatto facendosi complice della Fincantieri i cui dirigenti
negli anni sono stati indagati, accusati, e sono anche finiti in galera per
alcuni mesi proprio per la non applicazione di norme di sicurezza nel
cantiere.
Molti di questi dirigenti sono ancora sotto processo per gli operai ammali e
morti per essere stati a contatto con l’amianto.
L’avvocatessa dell’operaio, che si è detta sconcertata dall’esito del
processo, sta già preparando il ricorso in appello.
La Rete esprimono la massima solidarietà all’operaio e alla
sua famiglia e stanno preparando un’assemblea per i prossimi giorni, mentre nei
prossimi mesi continueranno a sviluppare la campagna di sostegno.
Il nodo palermitano della rete per la sicurezza nei luoghi di
lavoro

SOLIDARIETA' A PALUMBO DAL CCP

Esprimiamo la più sentita vicinanza con l'operaio Salvatore Palumbo e lo sdegno per la vergognosa sentenza che lo ha visto perdere in tribunale, la causa per il suo reintegro in azienda. La questione della sicurezza sui luoghi di lavoro viene addirittura citata costituzionalmente, ma sempre e comunque interpretata, appena possible, da giudici compiacenti e filopadronali, quali quello che ha emesso la sentenza in favore della Fincantieri. Questa sentenza dimostra, se ce ne fosse stato ancora bisogno, che la materia riguardante i diritti degli operai e delle masse popolari, non può essere lasciata soltanto nelle mani della Magistratura borghese, ma deve essere promossa e supportata dalla mobilitazione dei lavoratori e popolare. Le aule di Tribunale sono luoghi in cui viene applicato il concetto della "Giustizia uguale per tutti". Questo è il concetto sul quale si fondano le contraddizioni e le faziosità della legislazione del regime democratico borghese. Leggi commissionate dalla classe dominante e emanate e applicate dai suoi degni servitori in qualità di sbirraglia e di magistrati che, a vario titolo e a vari liveli, investono comunque il ruolo di coloro i quali applicano la legge della borghesia. La giustizia è quindi uguale per tutti anche nei casi in cui l'ugualianza tra i doveri, gli oneri e i diritti dei singoli cittadini, non è assolutamente tale. I padroni non sono uguali agli operai e i loro interessi contrastano con gli interessi dei lavoratori e delle masse. Quindi anche il rapporto tra doveri e diritti è ben diverso se riguardano i diritti e i doveri del lavoratore e quelli invece del padrone.


Piena solidarietà all'operaio Salvatore Palumbo! L'unica giustizia è quella proletaria!

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