domenica 7 febbraio 2010

Polizia e Carabinieri ancora una volta a difesa della feccia fascista




Sabato 7 febbraio un gruppo di fascisti di Casa Pound e altri infami, avrebbero voluto sfilare in corteo per le vie della periferia della città onorando quelli che a loro a loro dire e a dire dei revisionisti, sarebbero i “Martiri delle Foibe”, chec in realtà equivalgono ai collaborazionisti e ai fiancheggiatori dei fascisti che, durante la seconda guerra mondiale, si resero colpevoli dei più atroci delitti in quella che prima era la Jugoslavia: 150.000 deportati iugoslavi nei campi di sterminio di Arbe, Palmanova, Gonars, Renicci ed altri ancora, con più di 4000 morti di fame e di stenti. Le vittime iugoslave del campo di concentramento fascista di Zlatin, gli abitanti maschi di Srbernovo spediti nei lager, le donne seviziate dall'esercito fascista e poi gettate nelle foibe. Ed inoltre la Risiera di S. Sabba, lager nazista di Trieste, dove furono sterminati comunisti, ebrei e rom con la complicità diretta degli sgherri di Mussolini. Circa duecento antifascisti, si sono radunati in presidio ed hanno cercato di impedire che i fasci muovessero in corteo ma l’ingente quantitativo di poliziotti e carabinieri disposti nella piazza del presidio e in tutte le vie limitrofe al percorso del corteo fascista hanno immediatamente caricato gli antifascisti con estrema brutalità. Due compagne ed un compagno sono stati feriti ed un altro è stato fermato dagli sbirri.
Ancora una volta gli sbirri hanno dato prova di grande zelo nel massacrare gli antifascisti per proteggere i fasci! Tra fascisti e polizia il connubio è sempre più evidente e sempre minori sono i tentativi di celarlo, basti pensare con quale efferatezza abbiano massacrato una compagna già a terra e non contenti, le siano passati sopra durante la seconda carica. Questo grazie anche ai revisionisti come Violante (o a quelli alla Chiamparino che incontrano in comune i fascisti per promettere loro gli spazi sociali!) i quali hanno aperto la strada allegramente ai rigurgiti del fascismo e quindi legittimato anche quelli interni alle forze dell’ordine che hanno sempre più spazio e impunità.
Malgrado questa situazione gli antifascisti torinesi sono determinati a non cedere un passo e a tentare l’impossibile per non concedere agibilità politica ai fascisti anche a costo di pagare personalmente in termini fisici o di soppressione della libertà!

W l’antifascismo militante! W le antifasciste e gli antifascisti torinesi! ORA E SEMPRE RESISTENZA!

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