martedì 20 aprile 2010

QUANDO UN OPERAIO MUORE LA COLPA E' DEL PADRONE E LE RESPONSABILITA' SONO COLLETTIVE


Prosegue il processo contro i dirigenti stragisti della Thyssen Krupp e ad ogni udienza emergono non solo le
conferme delle responsabilità dirette dei dirigenti della Thyssen, ma anche quelle indirette degli organismi
territoriali competenti in materia di sicurezza, dei politicanti (ministri, responsabili regionali e comunali) titolari
di ministeri legati al settore industriale e degli organi competenti come ad esempio gli Ispettori dell'ASL.
L'udienza del 14 aprile si apre con la deposizione dell'on. Borghini, all'epoca dei fatti coordinatore della
direzione per le crisi aziendali presso il Ministero per lo sviluppo economico presieduto da Claudio Scaiola
(divenuto famoso da Ministro degli interni durante il massacro e le torture contro i manifestanti del G8 del
luglio 2001).
Chiamato dagli avvocati difensori della Thyssen per testimoniare che il dirigente tedesco per l'Italia, Espenahn
partecipava con frequenza alle riunioni della direzione per le crisi aziendali!? La conferma della partecipazione
assidua di Espenhan a quelle riunioni cosa dovrebbe farci dedurre dopo la strage degli operai? Ma inanzi tutto
chi è Borghini:
da La Nuova Sardegna-05 gennaio 2008 pag. 04 sezione di Cagliari:
Colpo grosso alla Keller Elettromeccanica. Nuovo presidente è Gianfranco Borghini: una garanzia per il
futuro della fabbrica di carrozze ferroviarie che costituisce uno dei pochi casi nell’isola di industria in forte
ascesa. (…) Dal 1992 al 2005 è stato presidente dalla task force governativa per le iniziative occupazionali,
ruolo assegnatoli dall’allora presidente del Consiglio dei ministri Giuliano Amato. A conferma delle sue
capacità, Borghini ha mantenuto l’incarico con i governi successivi, sia di centrosinistra che di centrodestra,
ricoprendo ruoli di preminenza con i ministri dell’Industria, Scajola prima e Bersani poi. Da un articolo
dell'Unità firmato Ivan Fonnesu, si apprende che la Keller di Boldrini, il quale non ha mai smesso di esserne il
presidente, nemmeno quando svolgeva la sua opera parlamentare, proprio recentemente ha ottenuto una grossa
commissione per la fabbricazione di carrozze e la manutenzione dei treni ad alta velocità.
Per “risolvere” la crisi aziendale della Thyssen l'on. Borghini si incontrava con Espenhan. Ma per risolverla in
che modo possiamo solo immaginarlo, considerato che il coordinatore per le crisi aziendali Borghini fa parte
anche lui del pugno di padroni parassiti che ogni giorno moltiplicano i loro profitti sul sudore e sul sangue di
milioni di lavoratori! Come si suol dire “cane non mangia cane”, sino a che c'è abbastanza da mangiare per
tutto il branco! E i dirigenti dei sindacati? Come avrebbero trattato la “crisi” della Thyssen di Torino? La
salvaguardia dei posti di lavoro o l'ottenimento degli ammortizzatori sociali per gli operai in “esubero”non può
essere disgiunta dalla tutela della loro salute e della loro vita! Le due cose marciano di pari passo! Ma questo è
il sistema dei padroni che “se la cantano e se la suonano” grazie ai servigi dei politicanti, degli amministratori,
di responsabili degli organismi competenti, di pezzi delle Istituzioni che invece dovrebbero tutelare gli
interessi dei lavoratori e più in generale delle masse popolari e degli organi di informazione (che seguono la
linea editoriale padronale) sempre pronti a criminalizzare chi lotta per i propri diritti e a tessere le lodi di chi
invece si ingrassa sulla pelle e sul sangue della classe lavoratrice!

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